L’attacco di panico può essere definito
come unostato d’ansia intenso e acuto, di durata breve, ma molto grave,
durante il quale si sperimenta una sensazione di catastrofe imminente, paura di
impazzire, di perdere il controllo, di svenire o di morire, accompagnate da
sintomi come tachicardia, dolori al petto, sensazione di soffocamento,
sensazione di confusione, vertigini, difficoltà di deambulazione, forte
sudorazione, nausea e brividi.
Ogni attacco ha durata variabile, da
pochi minuti ad un’ora, ed è seguito da un forte senso di malessere, disagio ed
apprensione.
Può accadere che le persone sviluppino anche la paura degli attacchi di panico, trovandosi letteralmente a vivere nel terrore che l'attacco di panico si ripresenti.
Gli attacchi di panico possono essere associati ad agorafobia.
Può accadere che le persone sviluppino anche la paura degli attacchi di panico, trovandosi letteralmente a vivere nel terrore che l'attacco di panico si ripresenti.
Gli attacchi di panico possono essere associati ad agorafobia.
Quali sono le cause degli attacchi di
panico?
Le origini dell’attacco di panico si
trovano in molti fattori, alcuni che riguardano la propria infanzia e altri che
invece continuano ad agire nel presente.
E’ importante non sottovalutarli e
prendere subito dei provvedimenti seri perché gli attacchi di panico sono segno
di un malessere profondo, come per esempio una situazione familiare difficile
da gestire, un serio problema sul posto di lavoro o qualcosa che ha riaperto
una ferita antica.
Come curare gli attacchi di panico?
Ogni persona è diversa dalle altre perciò non si può
parlare di una terapia standard valida per tutti.
La persona vittima degli attacchi di
panico deve richiedere l’intervento di uno psicologo che, dopo
una valutazione attenta, capirà qual è la terapia migliore per quel
paziente.
In generale, la terapia può andare dal sostegno psicologico fino al lavoro d’equipe con uno psichiatra, quando sono necessari gli psicofarmaci.
In generale, la terapia può andare dal sostegno psicologico fino al lavoro d’equipe con uno psichiatra, quando sono necessari gli psicofarmaci.
Ovviamente gli psicofarmaci devono
essere utilizzati sempre sotto la guida di uno psichiatra (che è l’unica figura che può prescriverli!) e
non devono essere considerati sempre come la migliore cura al disagio
psicologico. Essi, infatti, possono avere degli effetti sui sintomi, ma
non sulla causa della sofferenza delle persone.